Intervento di restauro, finalizzato allo stacco dei lacerti pavimentali di epoca romana (22 mq), del sito archeologico sulla S.S. 16 di Roseto degli Abruzzi (TE).
Committente: Comune di Roseto degli Abruzzi (TE).
Progetto e Direzione dei lavori: Ing. Giuseppe Di Domenicantonio. Alta sorveglianza e Direzione dei lavori: Dott. Glauco Angeletti.
Introduzione
Durante le operazioni di scavo dei lavori di miglioramento dello svincolo sulla SS. 80, sono stati rinvenuti resti archeologici costituiti da un pavimento in mo- saico di origine romana.
I lavori
Con il presente intervento, si è realizzato lo “strappo” del mosaico mediante asportazione dei conci, stimati in circa 20-22 unità, ripuliti e messi in sicurezza, sono stati evidenziati in modo da poter essere ricomposti in una successiva fase di musealizzazione degli stessi. A rimozione avvenuta i conci sono stati sistemati in laboratorio per le operazione di restauro e consolidamento ed in ne trasportati al magazzino di proprietà della committenza dove sono stati sistemati in modo ordinato nel rispetto della localizzazione originaria.
Durante le operazioni di scavo inerenti i lavori di ampliamento della S.S. 16, sono stati rinvenuti dei lacerti pavimentali. L’integrità originaria del pavimento è stata, in questa fase di scavo, compromessa dall’intervento dei mezzi escavatori; infatti, durante il passaggio, questi hanno provocato un’ingente perdita di materiale. Ad oggi, risultano presenti lacerti pavimentali lungo i bordi del canale scavato dai mezzi.
I lacerti pavimentali rinvenuti, costituiti da materiale in cocciopesto, laterizi e mosaico, si trovano in cattivo stato di conservazione.
Per la messa in sicurezza dei lacerti pavimentali, sono state eseguite le seguenti operazioni:
individuazione dei bordi dei lacerti pavimentali tramite la rimozione di terra e altri ingombri, al ne di creare lo spazio necessario per le operazioni di stacco. Rilievo 1:1, effettuato su carta lucida, per permettere la ricollocazione dei lacerti pavimentali in altro sito; rimozione dei sedimenti e terricci che ricoprivano il resti pavimentali (circa 3-4 cm), con acqua demineralizzata, spazzole e pennelli di martora. Pulitura delle concrezioni terrose con bisturi, spatole, tamponi e impacchi di acqua demineralizzata; consolidamento di alcune porzioni di mosaico decoese e sgretolate, tramite iniezioni di LEDAN TB 1. Consolidamento delle tessere del mosaico deadenti, tramite iniezioni di emulsioni di resina acrilica AC-33. Consolidamento dei lacerti in cocciopesto con il silicato di etile (RC 70), dato a pennello a ri uto. Pulitura delle concrezioni terrose, mediante azione meccanica a bisturi e spatole. Effettuazione, sui lacerti pavimentali, della stuccatura salva bordo con calce idraulica e polvere di marmo. Mappatura (1:20), su carta lucida, con i punti su cui effettuare il taglio delle sezioni. Documentazione fotografica relativa alle operazioni svolte e alla mappatura per il taglio delle sezioni. Rilievo 1:1 con mappatura dei 4 tagli e successiva numerazione delle tessere sul rilievo 1:1. Rilievo particolareggiato e conseguente numerazione delle tessere velatura del mosaico con strato di velatino taglio del mosaico in 4 punti, estrazione delle tessere e relativa documentazione fotografica e grafica. Preparazione dei lacerti pavimentali alla velinatura: stesura di una mano di acetone, stesura di una mano di paraloid al 5%, velinatura del mosaico e del coccio pesto con tela di cotone forte e paraloid B72 al 20%, relativa documentazione grafica e fotografica. Rimozione (stacco) dei lacerti pavimentali, tramite l’inserimento delle “spade” a circa 20 cm dalla super ci e movimentazione assistita da terra delle porzione e successiva mappatura. Sollevamento e movimentazione delle porzioni staccate, con mezzi appositi. Riparazione e pulitura meccanica del retro delle sezioni con martello e scalpello. Posizionamento e messa in sicurezza dei lacerti pavimentali su supporti rigidi con protezione della super cie dei bordi. Imballaggio dei reperti mappati. Carico e trasporto dei lacerti pavimentali, movimentati su supporti rigidi nel magazzino di proprietà della ditta Gavioli Restauri S.r.l. a Mosciano S. Angelo (TE).