Interventi di riparazione del danno, miglioramento sismico e recupero funzionale a seguito del sisma del 6 Aprile 2009.

Committente: Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo.

Progetto e Direzione dei lavori: Arch. Corrado Marsili, Ing. Lucia Milano.

Introduzione

La Chiesa di Santa Maria del Ponte di Roio, ricadente nel patrimonio degli edifici di culto, sita in L’Aquila, appena fuori delle mura storiche della città, a pochissima distanza dalle 99 Cannelle, in prossimità degli argini del Fiume Aterno, a seguito del sisma del 6 aprile 2009, ha riportato gravi e importanti danni alle strutture, agli apparati decorativi in essa presenti tali da rendere necessario immediatamente dopo l’evento sismico la sua messa in sicurezza con opere provvisionali al fine di evitare il crollo dell’intera struttura a causa importanti dissesti murari associati all’attivazione di meccanismi nel piano (taglio nei maschi) e fuori piano della parete (ribaltamento).

La storia

La chiesa, dedicata a Maria, risalente ell’epoca rinascimentale, si pone come esempio unico d’involucro murario costruito a protezione di una monumentale edicola devozionale preesistente allo stesso. La data di consacrazione della chiesetta risale al 1457, così come scolpito in una lapide posta sulla destra della facciata. Tale consacrazione è, con ogni probabilità, una riconsacrazione, avendo documentata l’investitura a vescovo dell’aquilano Amico Agnifili proprio nella chiesa in argomento, nel 1431 per espressa volontà dell’Agnifili.

Il 1457 è l’anno in cui la chiesa ha il suo massimo splendore con tutta una serie di opere pittoriche e scultoree che certamente l’adornavano.

Il sisma del 1461-62 sicuramente arrecò danni importanti alla chiesa che a fine XV secolo venne ricostruita in forme più semplici; la ricostruzione comportò il probabile arretramento rispetto al luogo originario, anche per meglio salvaguardarla da possibili alluvioni, e con caratteri architettonici ed artistici di sapore rinascimentale.

Le forme plano-volumetriche dell’edificio del XV secolo sono difficili da individuare attualmente ma con ogni probabilità dovevano essere schiettamente romanico gotiche.

La struttura della piccola chiesa è costituita da un ambiente (monoaula con facciata a capanna) che si sviluppa in piano e da un locale di piccole dimensioni che si attesta sulla parete laterale destra con un piccolo campanile a vela che si erge dal fondo della parete laterale destra; la struttura, di antiche origini, risulta essere in muratura di pietrame calcareo, secondo le consuetudini della zona, con tetto in legno a capriate.

L’organismo pur essendo molto semplice racchiude al suo interno una pregevolissima ed imponente edicola monumentale con affreschi e decori lapidei, oltre ad una pietà quattrocentesca, anche questa di notevole importanza.

L’insieme fa di quest’opera un bene rilevante la cui preservazione assume importanza prioritaria per il territorio ed in particolare per la zona in cui è localizzata (adiacente al Borgo Rivera).

I lavori

Gli interventi realizzati hanno avuto come obiettivo principale il completo recupero strutturale e funzionale della chiesa, oltre che la salvaguardia degli importanti valori storico artistici in essa presenti, attraverso il miglioramento del comportamento sismico nei riguardi di eventi sismici futuri attraverso la limitazione della vulnerabilità sismica della chiesa rimediando alle carenze riconosciute mediante il rinforzo degli elementi strutturali e l’introduzione, laddove carenti o assenti, di opportuni elementi di presidio.

Nello specifico gli interventi eseguiti sono riassumibili in: riparazione/consolidamento delle strutture portanti mediante: smontaggio e rimontaggio dei pannelli murari dissestati realizzati in pietra facciavista, rinzeppatura delle parti murarie particolarmente dissestate, cuciture armate mediante barre in acciaio inox elicoidali, inserimento/consolidamento degli architravi nelle aperture esistenti, consolidamento delle murature mediante iniezioni con matrici a base calce, perfori armati passanti , ammorsamento delle pareti dissestate mediante tecnica del cuci e scuci, inserimento di nuove catene, realizzazione di cerchiature mediante cordoli sommitali in acciaio, consolidamento e sostituzione ove necessario delle strutture portanti di copertura formate da capriate, irriggidimento del piano di copertura mediante esecuzione di sottile caldana realizzata in fibra di vetro bidirezionale alcalo/resistente e malta a base calce NHL3,5 sull’estradosso delle tavelline in laterizio successivamente allo smontaggio totale della copertura. Riparazione e consolidamento del campanile a vela esitente attraverso la realizzazione di cerchiatura con profili metallici, inghisaggi dei conci di pietra mediante barre in acciaio inox elicoidale.

Esecuzione di opere per il recupero e restauro degli apparati decorativi quali l’imponente edicola monumentale con affreschi e decori lapidei, oltre all’elemento scultoreo e non strettamente architettonico, la “Pietà” a rilievo di epoca quattrocentesca.

Per quanto attinente ai tempi realizzativi si segnala che gli stessi sono stati terminati con notevole anticipo rispetto ai tempi contrattuali previsti in appalto.