Restauro e consolidamento della Chiesa di San Rocco.
Il portale della Chiesa prima dell’intervento.
Committente: Comune di Santa Maria Nuova (AN).
Progetto e Direzione dei lavori: Ing. Ester Caroli, Arch. Mauro Tarsetti.
Introduzione
La chiesa di San Rocco, situata nel centro storico del Comune di Santa Maria Nuova, è stata edi cata dalla Famiglia Rocchi nell’anno 1756, in adiacenza al palazzo di famiglia.
I lavori
Gli interventi di restauro e consolidamento sono consistiti in operazioni di cuci e scuci e risarcitura delle lesioni. Inserimento di tirantature con capochiave sui due livelli intermedio e superiore. Realizzazione di sottofondazione nella facciata e in una porzione di parete laterale per contrastare il cedimento dell’angolata sinistra. Riapertura della porta di accesso nella parete laterale per consentire un migliore utilizzo dell’edificio e della finestra superiore. Realizzazione di cerchiatura mediante applicazione di fibre di carbonio sul finestrone in facciata principale. Inserimento di una nuova porta di accesso laterale e nuova finestra soprastante; nuovi architravi interni. Realizzazione di un giunto tecnico tra la chiesa e l’adiacente casa di riposo per evitare il martellamento delle due strutture a diversa risposta sismica. Manutenzione del manto di copertura in coppi. Per quanto riguarda i beni storico artistici è stato consolidato l’altare tramite l’inserimento di un telaio in acciaio collegato alla muratura e sono state restaurate due porte lignee e tre tele, alcuni stipiti delle porte e zoccolature, gli stucchi, la campana, oltre che il portale esterno in arenaria.
Inoltre sono state ricostruite le parti mancanti del portale in arenaria dell’ingresso principale mediante la realizzazione di calchi in gesso per il rifacimento dei fregi, della sagoma originaria e delle decorazioni.
Successivamente sono stati realizzati nuovi conci mediante colaggio nei calchi predisposti di materiali inerti misti a resine epossidiche e successiva scasseratura con rimontaggio sul sito a mezzo di idonei perni e grappe.
Le pavimentazioni sono state realizzate in cotto, per l’interno, e in pietra arenaria per l’esterno. L’intervento di consolidamento non ha cambiato la concezione strutturale dell’edificio ma l’ha integrata laddove è stata riscontrata la vulnerabilità. Inoltre si è cercato di non creare interazioni negative tra nuovi materiali e quelli già esistenti. In fine si sono utilizzati materiali e tecniche della tradizione costruttiva muraria con limitato utilizzo di materiali più recenti.