RESIDENCE ITALVEN - L’AQUILA
Lavori di riparazione danni dovuti all’evento sismico del 6 aprile 2009 di fabbricato ricettivo situato in Via Pratelle di Vetoio - L’Aquila.
Committente: ITALVEN s.a.s.
Progettista e Direzione dei lavori: Arch. Fernando Altieri.
Introduzione
Le opere hanno riguardato i lavori di riparazione dei danni dovuti all’evento sismico che ha colpito la regione Abruzzo nei giorni 06 aprile 2009 e seguenti scosse di assestamento al fabbricato ricettivo.
L’unità immobiliare è distribuita sui tre livelli più sottotetto da un vano scala collegato separato dalla struttura da un giunto tecnico.
Gli elementi non strutturali sono stati danneggiati gravemente in più punti. Le tamponature presentavano distacchi specialmente in corrispondenza delle travi e dei pilastri, il che risultava ben evidente all’esterno su tutto il perimetro grazie all’espulsione dell’intonaco. Il danno maggiore si è verificato all’angolo sud/ovest della parete dove la deformazione del telaio in c.a. durante l’azione sismica ha scollegato la stessa facendone perdere la perpendicolarità e planari- tà. I tramezzi interni presentavano analogamente scollamenti e distacchi nelle connessioni tra muratura ed elementi strutturali, specialmente in corrisponden- za dei pilastri dove erano ben evidenti lesioni verticali profonde e passanti con caduta di intonaco e di materiale laterizio.
I lavori
A seguito dell’intervento è stata ri- pristinata la funzionalità del giunto al piano terra, primo e sottotetto me- diante idroscarificazione nell’intra- dosso, previa rimozione del contro- soffitto in gran parte già danneggiato dalle infiltrazioni d’acqua, e riprofila- tura da eseguirsi con malta cementi- zia a ritiro controllato bi componente da applicarsi direttamente a cazzuola applicando una buona pressione e intervenendo all’estradosso tramite demolizione della pavimentazione, rimozione dello strato impermeabile, pulitura e ripristino del giunto con successiva posa in opera di nuovo strato impermeabile e pavimentazio- ne analoga a quella rimossa.
Le pilette di scarico della pavimen- tazione esterna della corte esclusiva e dei balconi che presentavano quasi tutte problemi di infiltrazione sono state riparate così come gli infissi in monoblocco che presentavano analo- gamente infiltrazioni d’acqua piova- na.
La gravità delle lesioni delle tampo- nature nelle zone degli attacchi tra le stesse ed il telaio in c.a. hanno impo- sto per l’incolumità degli occupanti un intervento effettuato previa rimo- zione dell’intonaco esterno per tutto il perimetro in corrispondenza dell’at- tacco con le travi e per 2/3 dell’altez- za di interpiano in corrispondenza dei pilastri realizzate almeno per cm 25 da ogni lato con malta cementizia a reattività pozzolanica bicomponente ad elevata duttilità e rete bilanciata in fibra di vetro alcaliresistente appret- tata, con o senza utilizzo di fiocchi di connessione, con ripresa finale di intonaco simile all’esistente sulle su- perfici interessate. I fiocchi sono stati utilizzati all’angolo sud/ovest della parete esterna maggiormente dan- neggiata di cui è prevista la demoli- zione e ricostruzione garantendo un maggiore effetto antiribaltamento ed in corrispondenza delle lesioni ver- ticali dei pilastri in modo da evitare in futuro il verificarsi di un analogo danno.
Per quanto riguarda i tramezzi a pia- no terra ed il corridoio al primo piano avendo subito diverse lesioni si è in- tervenuto mediante la realizzazione di una rasatura armata per recupero di parti interne interessate da lesioni di intonaco eseguite con l’applicazio
ne di una mano di fondo riempitiva con legante organico, applicazione di malta di armatura organica priva di cemento per la compensazione e ripristino data a mano con spatola, inserimento di rete di armatura resi- stente agli alcali maglia 6x6 mm,ad alta resistenza anche alle dilatazio- ni di piccola entità con peso non in- feriore a 155 gr/mq, applicata con sovrapposizione superiore a cm 10, applicazione dello stucco riempitivo, con legante organico per uno spes- sore massimo di 2-3 mm a mano, in modo da aumentarne la resistenza ed impedire future pericolose fessura- zioni e/o crolli.
Laddove erano presenti lesioni verti- cali profonde, in molti casi passanti, nei punti di intersezione tra tampo- nature e tramezzi con i pilastri, si è intervenuto attraverso il rinforzo del paramento murario tramite la posa in opera di fasce di ancoraggio ad L di minimo cm 25 per lato realizzate pre- via rimozione dell’intonaco con mal- ta cementizia a reattività pozzolanica bicomponente ad elevata duttilità e rete bilanciata in fibra di vetro alca- liresistente apprettata, con utilizzo di fiocchi di connessione, con ripresa finale di intonaco sulle superfici inte- ressate. Per le tamponature lesionate o distaccate in maniera meno grave nei locali al primo piano ed al piano.